artista viaggiatore


Oskar Barrile
L’Artista Viaggiatore
Avviso ai Naviganti n.°1
Il viaggio come condizione liminare per definizione….
L’artista viaggiatore, fra un mondo contingente abitato da umani in un particolare momento storico e un mondo empatico, fatto di più mondi, abitato dai ricordi, dalle compagne di giochi che solo io conosco e solo io incontro…
Un mondo di mondi, sincronico, polisemico, simultaneo e indecidibile.
L’artista viaggiatore è perennemente di passaggio, un portatore di doni  per chi resta qui, per chi nutre l’illusione di abitare in un solo mondo…
Doni che sono la rimanenza, quello che non si dissolve o non è trattenuto dai doganieri al ritorno.
Doni che sono ciò che viene salvato dalla rapacità degli scafisti…
L’artista viaggiatore è più che altro un pendolare, avanti e indietro, tra un presente bisbetico e costantemente spaventato e un mondo fatato, sfuggente e incantatore.
L’artista viaggiatore ha questo compito: quello di percorrere i sentieri dei contrabbandieri alla ricerca di nuove o ritrovate compagne di giochi. Dalla loro conoscenza scaturisce l’opera, di fronte alla quale posso solo dire “ l’ho fatta io!” nient’altro. 
L’opera creata…un po’ di fuoco ricevuto in dono, quello che resta dopo il viaggio di ritorno…il talismano più grande…Che ingaggi pure lei, battaglie con i fantasmi dell’interpretazione…
L’opera creata…la prova tangibile dell’esistenza di un linguaggio…
L’artista viaggiatore è grato all’opera che lo ha messo in contatto empatico con tutto il resto, ma un altro compito l’attende. 
Quello di girovagare muto lungo i sentieri della conoscenza, come  sapevano gli  alchimisti; quello di coinvolgere altri artisti viaggiatori e non solo loro, per mettere insieme le proprie avventure e progettarne di nuove; riutilizzare, riciclare le proprie e altrui esperienze: l’arte di ogni vero viaggiatore.  
Più che un creatore di opere, comunque ineliminabili, l’artista viaggiatore è un progettista di mondi…
 Nessun percorso lineare, nessuna crescita, nessun sviluppo forse. Apprendere, Conoscere, questo sì!
Pochissimi sanno ancora  l’etimo  di questi verbi e dei corrispettivi in altre antiche lingue, ma in nessuna di esse coincidono con evolversi, progredire, diventare grandi, maturare
Bisogna concepire un tempo lineare e irreversibile per accettare questi falsi sinonimi, adatti all’epoca appena passata ma ora inservibili.
Nessuna voglia di tornare indietro, di rimpiangere lontani passati ben inteso, solo che l’idea di ciclicità,  della mutazione, del cambiamento più che dell’evoluzione, sono i termini che meglio descrivono gli strani giorni che stiamo vivendo. 
 Voglio ripeterlo, un viaggiatore dunque, un esploratore anche, ma soprattutto un pendolare: dentro e fuori dal mondo…
La vita dell’artista viaggiatore è anche una serie di progetti naufragati e di treni perduti. Un continuo fare e disfare le valigie davanti ai doganieri. 
Un atteggiamento accomuna tutta la gente di frontiera, specialmente una frontiera marina, quello di non riconoscere di essere sulla frontiera, proprio sul bordo…
La frontiera è sempre il luogo mitico dove s’incrociano il più sfrenato egoismo e la più prorompente ipocrisia …
Ma è anche il luogo dove i racconti, le storie, le vite umane e gli stessi oggetti acquistano una nuova progettualità, si trasformano, si riciclano assumendo nuove forme, nuove esistenze…
L’artista viaggiatore predilige luoghi come questi, dove più facile è restare invisibili,  mescolare le carte, essere un navigante, passare per nullafacente, e come adepti di antichi ordini iniziatici a volte farsi deridere nelle azioni come nei sentimenti.
Che ne è dell’artista impegnato?
L’artista è incredibilmente impegnato a cercare e riconoscere nuovi mondi possibili e nuove vie, intento a dare il  proprio contributo alla loro costruzione, insieme a milioni di persone nel pianeta in questi ultimi anni, e lascia agli altri il noioso compito di far schierare le proprie opere a favore o contro nuovi martiri e nuovi eroi.

                                                                Ancona, 26 giugno 2003
                                                                        Oskar Barrile





















autoritratto con plotter _ 2003